Casa Cavazzini

Acquisita dal Comune per volere testamentario di Dante Cavazzini, Casa Cavazzini viene aperta al pubblico nel 2012 dopo un restauro su progetto di Gae Aulenti, andando a sostituire la precedente Galleria d'arte moderna di Udine (GAMUD) che aveva sede nel complesso Palamostre. Al suo interno sono ancora visibili alcuni arredi originari e le tempere murali di Afro Basaldella. All’ingresso sono presenti due aree lasciate a vista con una vasca-cisterna “alla veneziana” del XVI secolo e un deposito di vasellame della prima età del ferro. Nelle sale del primo piano, i restauri hanno portato alla luce affreschi risalenti al Trecento. 

Il piano terra è dedicato alle esposizioni temporanee e a due opere dalla collezione del Museo: il modello in gesso della Cancellata per il Mausoleo delle Fosse Ardeatine a Roma (1948-51) di Mirko Basaldella e l'installazione In teoria (2012) di Marotta & Russo. 

Il primo e il secondo piano accolgono il percorso espositivo permanente. Al primo piano, la Collezione Marangoni, con opere di fine Ottocento e inizi Novecento, riserva una sezione ai tre fratelli udinesi Basaldella e si conclude con l'appartamento dipinto da Afro nel 1938. Il secondo piano ospita due importanti collezioni d’arte contemporanea: la Collezione Astaldi, dove si incontrano opere novecentesche di Giorgio De Chirico, Alberto Savinio, Mario Sironi, Giorgio Morandi, Massimo Campigli, Picasso e Marc Chagall; la Collezione FRIAM (Friul Arts and Monuments), composta dai lavori donati da rinomati artisti americani a seguito del terremoto del 1976 (Willem de Kooning, Roy Liechtenstein, Sol Lewitt, Donald Judd e Frank Stella).